sabato 8 giugno 2013

e-Futur@ Edizioni è una scelta alternativa e di totale contestazione del mondo editoriale.

La scelta che abbiamo fatto, io insieme a mia moglie, non è solo quella di dare vita a una nuova iniziativa, peraltro che ha vita solo nella rete. Sicuramente uno dei motivi di questa decisione è la sensibilitá del web al tema degli ebook. In molti blog o siti  ci sono gruppi di scrittori, ad esempio, sul tema degli zombie o dei super poteri: altri sul giallo  o il fantasy e poi c’è anche chi incentiva la scrittura di racconti erotici.
e-Futur@ Edizioni è la continuazione del lavoro che ci ha visti protagonisti con Arcilettore, è il tentativo di dare realizzazione, per quanto ci è possibile, a quella carta dei diritti del lettore  che scrivemmo nel 1997.
Tutte le attività nr; web a cui ho accennato, infatti, sono azioni encomiabili, che,  tuttavia, rientrano nella naturale evoluzione del fenomeno e restano comunque chiuse all’interno di gruppi ristretti.
e-Futur@ edizioni è una casa editrice non registrata da alcuna parte, che pubblica gratuitamente e mette a disposizione gratuitamente i propri prodotti, che non ragiona di diritti d’autore perché non rientrano nella sua sfera d’azione o di interesse.
e-Futur@ Edizioni è lo strumento che abbiamo scelto e a cui  abbiamo affidato una mission che è di assoluta alternativitá  al mondo editoriale ufficiale, accomunando in ció piccola o media editoria con grandi case editrici.
Vogliamo dimostrare che l’ebook rappresenta la risposta ai numerosi problemi che hanno impedito non tanto lo sviluppo della produzione libraria, ma della lettura.
Il libro digitale, inatti, ha una spesa iniziale di una relativa importanza, dopodiché offre la possibilitá di avere prodotti a prezzi che non devono essere superiori ai 5 euro (ma secondo me 3-4 euro sono piú realistici, mentre i prezzi superiori ai cinque euro sono solamente speculazione). Non  occupano spazio (sia nella vendita che nell’accumulazione), la loro pubblicità non è impegnativa e puó davvero basarsi sul passa parola, non ha resi e non produce la distruzioni di opere d’arte (quello che altrimenti è chiamato macero). I diritti d’autori possono avere una maggiore trasparenza e convenienza per l’autore, grazie, soprattutto, ai sistemi di tracciabilità delle diverse opere scaricate dalla librerie presso cui si vendono (basta un contatore dei download, magari accessibile solo con l’uso di una password).
Nulla vieta la possibilitá delle case editrici di creare spazi completamente gratuiti per sperimentare nuovi autori o progetti editoriali innovativi, senza che questo rappresenti un onere insopportabile per l’azienda, mentre puó essere un ulteriore vantaggio per il lettore. Anche il gradimento delle opere puó finalmente diventare realmente democratico saltando il capestro dei critici e degli interessi economici di cui sono i terminali.
Ma pensate alle scuole che possono avere a disposizione opere che non sono pesanti e costosi manuali, ma mappe concettuali che contengono link che rimandano a siti o blog rintracciabili con i diversi motori di ricerca. E provate a immaginare le possibilità di incrementare la lettura nelle scuole di ogni ordine e grado con libri che costano uno o due euro? E perché no, si possono immaginare esperienze che non sono destinate solo alla lettura di quello che è gia prodotto, ma anche alla produzione creativa. Per i docenti, poi, è addirittura possibile, in collaborazione con le scuole, progettare testi digitali , che non solo potrebbero essere anche  una nuova forma di entrata economica assolutamente benemerita, ma la realizzazione di un sogno che ho sempre avuto, cioè di progettare dei manuali su misura degli alunni di una classe e della didattica che il docente intende sviluppare. Perché il problema non è confrontarsi con la frustrazione di manuali spesso incomprensibili, ma di favorire la creatività degli alunni.
E perché non parliamo anche delle librerie che, da scaffali dell’in venduto, possono diventare veri e propri centri culturali che possono prevedere abbonamenti a un certo numero di incontri e/o a un certo numero di download. Non piú solo presidi culturali passivi e conservativi, ma luoghi di eccellenza nei quali si riuniscono lettori che, a loro volta, possono diventare protagonisti di nuove attività.
L’ebook puó diventare, nel nostro Paese, una vera e propria rivoluzione culturale, e non solo nel mondo del libro, a patto che lo si consideri uno strumento da utilizzare in questo senso e che non ci si voglia rinchiudere il tutto in una elite ingessata. Se una lezione ho compreso dalla mia esperienza con i mezzi informatici da quando ho cominciato a smanettare nel  lontanissimo 1983, questa è sicuramente che il mondo del web è qualcosa di magmatico, di plastico che ha mille forme e nessuna, ma soprattutto che ti costringe, se non vuoi essere solo un terminale, a essere sempre duttile, flessibile, per poter comprendere  e gestire ogni cosa nuova che avanza.
Il nuovo non è solo ció che è recente o appena nato, ma ció che è in grado di determinare cambiamenti che coinvolgono persone che, a loro volta, diventano soggetti di cambiamento.


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