domenica 9 giugno 2013

Antologia dei racconti, di Rosaria Tenore

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L’amore per la letteratura è una costante della vita di Rosaria, quindi la scrittura è stata una conseguenza logica, l’abbraccio nei confronti di un’attività che ha sempre desiderato intraprendere.La sua prima opera, però, è stata pubblicata nel 1991 e non è rintracciabile, La vigna di Andrea (anche per questo abbiamo deciso con lei di pubblicarlo gratuitamente on line). Dopo aver frequentato corsi di scrittura con Dacia Maraini e Cerami, ha iniziato a scrivere racconti che sono stati pubblicati in diverse riviste e solo dopo altre esperienze ha maturato l’esigenza di scrivere i libri pubblicati con le case editrici Excogita e Robin.Prima ha anche pubblicato un libro con un forte contenuto politico con l’Arcilettore (anche quest’opera sarà pubblicata on line tra qualche tempo), l’associazione che lei ha contribuito a fare nascere e vivere per oltre dieci anni.Tutte le sue esperienze sono caratterizzate dal bisogno di informare sui grandi temi politici e sociali e di farlo attraverso l’uso dello strumento della narrazione.Queste due esigenze sono anche la chiave di volta per capire il lavoro di Rosaria Tenore. I temi della pace, della convivenza civile e il dialogo tra diverse culture, la conoscenza della cultura tradizionale come memoria da preservare per costruire un futuro di minori ingiustizie, la difesa dell’ambiente, il suo schieramento sempre al fianco degli ultimi e degli emarginati, sono temi su cui non sono solo ha scritto, ma sui quali ha anche lavorato concretamente sul campo.In questo senso la sua esperienza di lavoro nell’associazione Arcilettore è stata decisamente importante, contribuendo a dare ad essa, come indirizzo esclusivo, l’obiettivo di dare voce a giovani, agli scrittori privi di ogni visibilità, agli scrittori migranti, ai poeti di terre in guerra, alle piccole e piccolissime case editrici.Il primo racconto, ad esempio, è riferito a un impegno per la pace che, nel bresciano in cui Rosaria vive, ha significato lottare per una riconversione in produzione di pace della fabbrica Valsella, che fabbricava quell’abominio morale e civile che sono le mine antiuomo. Il secondo, invece, nasce da un impegno diretto di Rosaria con poeti e artisti di Monstar, in Bosnia, e dalla convinzione che la pace nasce prima di tutto da una nuova cultura della narrazione e del dialogo. Il terzo (in un territorio che ha visto nascere quel fenomeno razzista, xenofobo e venato di ideologia nazista, che è la Lega) è rivolto al dramma delle diversità etniche e contro le tendenze xenofe. Il quarto nasce dalla intensa collaborazione con associazioni che si occupano di adozioni a distanza a favore dei bambini di strada e di un vescovo di strada di San Paolo del Brasile che ha costruito un rifugio per bambini di strada con l’AIDS, gli ultimi degli ultimi.Unico lavoro senza uno sfondo particolare è “Mistero glorioso” che ha partecipato a un concorso indetto dalla casa editrice Excogita e con il quale ha vinto la pubblicazione nel volume redatto con la selezione delle migliori opere.Raccogliendo questi racconti in una pubblicazione on line, crediamo di fare una cosa che possa essere gradita a chiunque ami la letteratura e la lettura.Inoltre abbiamo intenzione di continuare con altri lavori, altri libri, sempre on line e sempre gratuiti.

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