Matilde Serao
scrive, alla fine dell’Ottocento, diciassette novelle d’amore, Le amanti-Gli amanti, accomunate da uno stesso tragico
finale: l’amore è destinato a finire. L’amore, di cuila Serao descrive tutti i
moti interiori che struggono l’animo di donne e uomini, è un amore incostante,
fragile, sottomesso alle regole della buona società e ai banali capricci di
anime superficiali quanto inquiete ed inappagate. Due sono le sezioni: una dedicata
alle amanti e l’altra agli amanti. E delle due categorie viene quasi stilata
una classifica, a dir poco inquietante.
In una galleria
di uomini e donne che vivono in preda al piacere dell’amore, e che in realtà, l’amore non sanno vivere, solo uno viene
definito “il perfettissimo amante”. Si tratta di Luigi Caracciolo, un giovane
che ama in modo esclusivo la sua donna, venerandola e adorandola. Una vera
rarità in questa mostra di esseri umani incapaci non tanto di provar sentimenti
ma quanto di perseverare e di lottare per mantenerli vivi. Ancora più
incredibile è che Luigi Caracciolo è contraccambiato dalla sua amante con la
stessa intensità.
Ma perché solo
il Caracciolo può assurgere al titolo di perfettissimo amante? La Serao lancia un messaggio chiaro quanto ironico. Luigi è
morto nel pieno della storia d’amore, è morto giovane, con l’animo intatto, non
ha avuto il tempo per cedere alla corruzione morale. Perché la Serao non lo
dice, ma lascia quasi sottintendere che nessuno, nemmeno il più fedele degli
amanti, possa superare la prova del tempo.
Non viene
assolutamente messa in dubbio l’esistenza dell’amore, altrimenti non avrebbe senso nemmeno parlare degli amanti.
Forse non esiste l’amore per sempre, l’amore puro e forte, capace di resistere
alla vita e ai suoi casi. Quello che gli uomini e le donne scambiano per storie
eterne sono in realtà brevi, o lunghe, parentesi di felicità o di amorevoli
sofferenze, ma mai una condizione stabile e duratura.
Le amanti-Gli amanti sono da leggere, ma non da chi è innamorato e
si crede felice e sicuro di sé e della persona accanto, ma da parte di chi
dell’amore ha conosciuto anche gli aspetti dolorosi ed ha alle spalle storie
finite, così potrà consolarsi con le parole che la Serao mette in bocca ad una
donna delusa: “l’amore è una cosa imperfetta! Imperfetta e miserabile”.
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