La
malattia e la morte della madre. Questo è ciò che registra la scrittrice, in un
diario che copre un mese di realtà ospedaliera. Con l'avanzare del male, il
mondo esterno perde sempre più consistenza, fino a scomparire. Rimane solo la
camera d'ospedale in cui tre donne, la madre e le figlie, continuano a
combattere una guerra che è impossibile vincere. In questo microcosmo che
attende l'imminente catastrofe, Simon de Beauvoir descrive anche altri
personaggi: medici, preoccupati di sperimentare sulla paziente la loro scienza;
infermiere, impassibili nella sicurezza dei loro gesti professionali e le ombre
della vita già trascorsa, delle occasioni perdute, di una borghese vicenda
matrimoniale vissuta dalla madre come una grande avventura.
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