Cesarino Pianelli,
detto Lord Cosmetico per l'eleganza e la bellezza, è un quasi quarantenne
sposato con la bellissima Beatrice e con tre figli, la dodicenne Arabella e due
maschi più piccoli, Mario e Naldo.
Cesarino gestisce
il circolo Monsù Travet, al quale sottrae duemila lire per pagare debiti di
gioco. Per non essere scoperto prende mille lire alla posta, dove lavora come
cassiere, approfittando dell'assenza dell'altro cassiere Martini, partito per
assistere la moglie morente. Al rientro di Martini, Cesarino viene scoperto:
cerca disperatamente di trovare il denaro per restituirlo ma nessuno lo aiuta,
né il ricco Melchisedecco Pardi, proprietario di una fabbrica di nastri di
seta, con cui è molto amico, né il suocero, che deve ancora versargli una parte
della dote. Cesarino viene denunciato e si toglie la vita impiccandosi nel
solaio della casa. Alla famiglia viene fatto credere che è morto per un malore.
A Milano in quei giorni si festeggia il Carnevale, e Beatrice è tra le donne
più ammirate alle feste.
Cesarino lascia una
lettera per il fratello Demetrio, in cui gli chiede di occuparsi della famiglia
e di riparare il debito di mille lire. Demetrio è figlio dello stesso padre di
Cesarino, ma hanno avuto madri diverse. Demetrio è più anziano di oltre dieci
anni e i due fratelli hanno avuto un'educazione assai diversa, rozza quella di
Demetrio, raffinata per Cesarino. Demetrio è uno scapolo non bello con
abitudini da contadino, vive con uno stipendio da impiegato del Demanio di
mille e quattrocento lire annue. Da anni tra Demetrio e Cesarino erano cessati
i rapporti, e Cesarino parlava del fratello come di una persona avara e
bigotta.
Demetrio accetta di
farsi carico della famiglia del fratello, scoprendo che è pieno di debiti. Il
suocero, Isidoro Chiesa, non è in grado di versare ciò che resta della dote,
perché ha perduto i suoi averi ed è impegnato in un grosso processo contro
l'ospedale di Melegnano, nel quale sono in ballo ottantamila lire ma di cui non
si vede la fine. Anzi, il Chiesa vorrebbe che Demetrio gli versasse settecento
lire promesse tempo prima da Cesarino.
Demetrio, anche su
consiglio del suo capo cavaliere Balzalotti, per un po' non si fa più vedere in
casa della cognata, ridotta quasi alla fame. Una domenica, però, Arabella, che
ha intuito dai discorsi dei vicini che Cesarino è morto suicida, si presenta a
casa dello zio e lo supplica di aiutare lei e la famiglia. Demetrio non sa
resistere e le regala del denaro. Demetrio si impone su Beatrice, e comincia a
vendere mobili e altri oggetti per fronteggiare i debiti. Ottiene anche l'aiuto
di Paolino, un cugino benestante che ha ospitato per alcuni giorni Beatrice
dopo la morte di Cesarino. Paolino presta i soldi per restituire le mille lire
al Martini che, a causa della sua negligenza nella gestione della cassa, ha
dovuto risarcire il danno e verrà trasferito in Sardegna. Demetrio va a
consegnare il denaro con Arabella, che è ormai al corrente di tutta la vicenda
Paolino è un ricco
agricoltore che abita fuori Milano, in una località detta Le Cascine. Rimasto
colpito da Beatrice, pensa di sposarla: chiede a Demetrio di preparargli il
terreno e continua a dargli sostegno economico.
Dopo Pasqua,
Arabella fa la prima comunione. Demetrio trascorre una domenica serena con lei,
Beatrice e i due maschietti, e per la prima volta riesce a pensare a Beatrice come
ad una donna desiderabile.
Beatrice,
nascondendolo a Demetrio e con l'aiuto della moglie del Pardi, Palmira, che si
sente un po' colpevole per avere impedito al marito di aiutare Cesarino, e del
Balzalotti, cerca di mandare avanti il processo del padre. Quando si reca dal
Balzalotti per chiedergli consigli, questi sostiene che per lui la causa è
persa, poi cerca di corteggiare Beatrice e prima che lei se ne vada la obbliga
ad accettare un braccialetto.
Demetrio comincia
ad affezionarsi a Beatrice: gli costa molta fatica portarle una lettera di
Paolino con la proposta di matrimonio. Durante l'incontro, Beatrice gli confessa
la storia col Balzalotti, a cui chiede a Demetrio di restituire il
braccialetto. Demetrio se ne va furioso col Balzalotti, da cui si sente
ingannato, poi si accorge di avere perso la lettera di Paolino, che la rabbia
gli aveva fatto dimenticare.
Paolino,
spazientito per la mancanza di notizie da Demetrio, si reca a Milano da una
veggente, una sonnambula che predice il futuro, portandole una ciocca di
capelli di Beatrice, rinvenuta alle Cascine. La maga gli assicura che entro
agosto sarà felice.
Demetrio ha perso
la lettera in casa di Beatrice, che l'ha trovata e letta. Dice a Demetrio che
ci penserà, ma le pare una buona proposta. Demetrio è triste, vede svanire le
illusioni che si stava facendo nei confronti della cognata. Restituisce il
braccialetto al Balzalotti, ma finiscono per litigare: viene sospeso dal lavoro
per due mesi, poi sarà trasferito a Grosseto. Nel frattempo, per sopravvivere,
è costretto a vendere un vecchio orologio, ricordo del padre.
Qualche giorno
dopo, quando è ormai fine maggio, Demetrio va a trovare Beatrice, trova da lei
anche Paolino e così scopre che tutto è combinato per il matrimonio, che si
celebrerà il ventiquattro di agosto, e che la famiglia, col denaro di Paolino,
è tornata a vivere nel lusso.
Un giovane vicino
di casa dei Pianelli, Ferruccio, parte per studiare in seminario: Arabella, che
ne era segretamente innamorata, scoppia in lacrime tra le braccia di Demetrio,
l'unico nel quale ha sentito di poter cercare consolazione.
Demetrio, che non
ha detto nulla del futuro trasferimento, resta solo a Milano in compagnia di
Giovedì, il cane dei Pianelli che all'inizio detestava, mentre alle Cascine si prepara
il matrimonio. Paolino, insospettito dal suo strano comportamento, lo va a
cercare in ufficio, e qui un collega gli racconta la storia del litigio col
Balzalotti, a cui molti hanno assistito. Paolino rimane sorpreso e pensa di
avere un rivale in Demetrio
Beatrice, temendo
che Paolino voglia annullare il matrimonio, va a trovare Demetrio: lo trova
pronto a partire e gli chiede di scrivere a Paolino per chiarire la situazione,
ma si rende conto che anche Demetrio è innamorato di lei e rimane vivamente
colpita.
Il matrimonio viene
rinviato a causa di un articolo di legge. Palmira Pardi, ignara del rinvio,
finge di essere stata invitata per trascorrere una notte fuori casa con
l'amante, un cantante su cui il marito nutre sospetti. Ma Melchisedecco, gelosissimo,
scopre l'inganno e uccide la moglie quando questa rientra a casa.
Demetrio parte,
portando con sé Giovedì. Arabella ha saputo del trasferimento e si fa
accompagnare alla stazione da un vicino di Demetrio per salutarlo, portandogli
una lettera con un ritratto di Beatrice. Demetrio, nonostante la partenza, non
è triste, perché gli pare che qualcosa di dolce sia entrato nella sua vita.
A Milano si parla
molto dell'omicidio Pardi. Beatrice, sentendosi un po' in colpa, passa alcuni
giorni debilitata. Arriva l'inverno. Paolino è rassicurato dalle lettere di
Demetrio, che racconta di trovarsi bene a Grosseto.
Poi giunge
finalmente il giorno delle nozze. Nella festa generale solo Arabella, che pensa
a chi è morto e a chi è lontano, e riempie l'avvenire con le ombre del passato,
è un po' malinconica.
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