Osip Abramovic, il parrucchiere, aggiustò il lenzuolo sporco sul petto del cliente, lo ficcò con le dita nel colletto e gridò a strappi e recisamente:- Ragazzo, dell'acqua!
Il cliente, guardando nello specchio la sua fisionomia con quell'attenzione accentuata e quell'interesse che appaiono solo dal parrucchiere, notava che sul suo mento si era aggiunto un altro brufolo, e spostava insoddisfatto gli occhi, capitati direttamente sulla magra, piccola manina che da qualche parte si tendeva alla specchiera e metteva la scatola con l'acqua calda.....
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