mercoledì 8 gennaio 2014

Donne e fanciulle, di Luciano Zuccoli


"Già il titolo del volume spiega che di ciascuna delle novelle qui raccolte è protagonista una donna o una fanciulla, dell'aristocrazia, della borghesia ricca, delle classi medie, del popolo. Ma non dice, il titolo, che il libro è molto indulgente, e devo dirlo io. Quando non sian buone e ingenue, queste mie donne, sono colpevoli per colpa degli altri, come avvien quasi sempre nella vita; perchè io credo che la responsabilità della donna si sia esagerata sempre, e in questi ultimi tempi sia stata portata alle stelle da alcuni scrittori, i quali voglion vedere nella donna La Nemica, per antonomasia, con iniziali maiuscole. Di maiuscolo, a mio credere, non v'è il più delle volte che l'asinità dell'uomo; epperò il mio libro è indulgente, e raffigura la donna come una creatura di grazia, che gli uomini possono condurre a perdizione più presto e più sovente di quel che la donna non conduca a perdizione gli uomini; e dà alla donna una responsabilità ben piccola dei malanni che può commettere, e a cui gli uomini la incitano per il loro interesse egoistico, o l'incoraggiano storditamente con l'esempio."


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